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Home » Vivere il Delta » Il Delta nelle Arti

Il Delta del Po nella Letteratura

Il Delta del Po per la sua conformazione territoriale ha da sempre affascinato il mondo degli artisti e degli intellettuali. I confini incerti, i colori ovattati dalla nebbia autunnale, gli orizzonti sconfinati, i ritmi lenti della natura in grado di manifestare tutta la sua forza sorprendendo anche chi la vive e la conosce… Tutte queste sono caratteristiche che hanno ispirato nei secoli poeti e scrittori che hanno scelto il Delta come soggetto o come location per le loro opere. 

Alcune correnti di pensiero vorrebbero che la romantica tragedia di William Shakespeare Romeo e Giulietta sia stata ispirata dalla tragedia Hadriana di Luigi Groto (scritta fra il 1560 e il 1561 e pubblicata solo nel 1578). Certo, poi nel 1593-1956 quando il poeta inglese scrive la tragedia che lo ha reso immortale, l'ambientazione cambia e pure il carattere dell'eroina muta, ma la fama al tempo dello studioso adriese era grande ed è difficile pensare che Shakespeare non avesse letta ed apprezzata l'opera del Groto, tant'è che l'ambientazione rimane in Veneto…

Romantica e tempestosa è l'appassionante storia di amore tra la diciottenne Teresa Gamba (sposa del veneziano Alessandro Guiccioli) e il poeta inglese George Gordon, meglio conosciuto come Lord Byron. Il marito di Teresa, irritato dalla storia d'amore con il poeta, mandò la giovane sposa in ritiro a Ca' Zen (Taglio di Po), allora definito "luogo triste e malarico, nella speranza che la ribelle Teresa, lontana dalla brillante e frivola Venezia, rinsavisse... ma l'amore non ha barriere, e il poeta venne a far visita alla ragazza a Ca' Zen attorno al 1820. Qui, dalla balaustra del primo piano della Villa, scrisse alcune delle sue rime più belle: "Fiume che scorri presso le antiche mura, dove dimora la donna del mio cuore…" (Po (Eridanus), the River. Stanzas to the Po. Lord Byron (1788-1824).

Sembra che il celebre scrittore di letteratura horror americana Howard Phillips Lovecraft abbia tratto ispirazione per le ambientazioni delle sue opere nei paesaggi del Delta.
L'ipotesi nasce nel luglio del 2002 quando il giornalista romano Roberto Leggio ritrova per caso, all'interno di un libro acquistato in una bancarella di Montecatini (PT), un vecchio ed ingiallito diario in forma di lettera con date comprese tra maggio e luglio del 1926. Il documento descrive, con qualche lacuna, i momenti più salienti di un viaggio iniziato dalla costa orientale degli Stati Uniti fino al Veneto. Cosa particolarmente interessante è che assieme agli appunti di viaggio, sono presenti una serie di riflessioni sulla suggestione dei luoghi, e numerosi riferimenti a leggende del Polesine, in particolare ai Racconti del Filò. Il manoscritto è indirizzato ad Alfred Galpin (uno dei pupilli dello scrittore di Providence), e reca la firma "Grandpa Theo", uno degli pseudonimi usati da HPL nella corrispondenza con colleghi ed amici.

Vogliamo quindi suggerirvi qualche lettura per conoscere questa terra che a volte sembra essere un po' timida ma che può conquistare il cuore del viaggiatore per sa osservarla con interesse ed attenzione:
  • In Una tenda in riva al Po (1957) lo slavista Luigi Salvini racconta la vita autentica e quotidiana di quella Repubblica di Bosgattìa che egli fondò per dar vita ad un luogo idilliaco in cui il rapporto tra uomo e natura ritornò alle sue origini per inseguire il sogno della libertà. 
  • Il suggestivo scenario di Scano Boa è l'ambientazione dell'omonimo romanzo (1961) di Gian Antonio Cibotto ispirato da un avvenimento di cronaca. La natura, vero protagonista dell'opera, affascina diversi intellettuali e tra questi il poeta Eugenio Montale che chiese all'autore di essere accompagnato sul Delta. Visitarono così lo scanno e raggiunsero Pila dove il poeta volle salire sul  faro impressionato dalla sua imponenza. Cibotto raccontò poi che il poeta alla vista dello spettacolo della natura che si apriva davanti ai suoi occhi intonò nel silenzio un lungo e suggestivo repertorio di romanze.
  • Verso la Foce (1989) di Gianni Celati. "Viaggiando nelle campagne della valle padana è difficile non sentirsi stranieri. Più dell'inquinamento del Po, degli alberi malati, delle puzze industriali, dello stato d'abbandono in cui volge tutto quanto non ha a che fare con il profitto, e infine d'una edilizia fatta per domiciliati intercambiabili, senza patria né destinazione - più di tutto questo, ciò che sorprende è questo nuovo genere di campagne dove si respira un'aria di solitudine urbana. Questi quattro diari di viaggio sono nati mettendomi a lavorare con un gruppo di fotografi, che si dedicavano ad una descrizione del nuovo paesaggio italiano, tra cui il mio amico Luigi Ghirri. Per come sono adesso, dopo essere stati riscritti e resi leggibili, li chiamerei racconti d'osservazione. I quattro viaggi qui presentati narrano dunque l'attraversamento d'una specie di deserto di solitudine, che però è anche la vita normale di tutti i giorni. Se hanno qualche rilevanza, almeno per chi li ha scritti, questa dipende dal fatto che un'intensa osservazione del mondo esterno ci rende meno apatici (più pazzi o più savi, più allegri o più disperati)." (L'autore)
  • I fiori dell'elicriso. Una storia semplice di Cesare Stella. (2009) E' un flashback nel passato per raccontare l'amore per una donna e per una terra, per raccontare un incontro dopo quindici anni dalla fine di una importante storia d'amore. Il destino tragico riunisce i protagonisti in quello stesso luogo, il Delta del Po, che anni prima era stato sfondo del loro sentimento. Un storia semplice come il fiore di elicriso in grado di curare i mali del corpo e le ferite dello spirito.
  • Gianluca Cappellozza ha spesso ambientato le sue opere nel Delta del Po e tra queste spicca Boccasette (2010): Cristiano conduce una vita caratterizzata da lavori precari e "amori flessibili". I legami con Aldo e Bartolo, vecchi amici, sembrano scomparire nei ricordi di corse in auto, nebbie atroci, serate noiose in vecchi bar del Nordest. Un giorno d'inverno a Boccasette cambierà per sempre la vita di Cristiano.
  • Canale Mussolini di Antonio Pennacchi. Vincitore Premio Strega 2010. Si tratta del primo romanzo della saga della famiglia Peruzzi. Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. Su questa terra nuova, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra questi ci sono i Peruzzi, una numerosa famiglia di mezzadri proveniente dal Delta alla ricerca di fortuna e condizioni di vita migliori.
  • Danilo Trombin Viaggio nel Delta del Po: Guida sentimentale all'ultima frontiera, 2021 l'autore ci accompagna in un viaggio appassionante nel delta del Po, in territorio veneto ed emiliano, da nord a sud, fino alle saline di Cervia. Prefazione di Francesco Petretti, biologo, Comitato scientifico WWF Italia. ..."Ho raccolto decine di animali feriti, di pulcini di varie specie, contribuendo al loro salvataggio, e spesso salvandoli io stesso. Mi sono arrampicato su onde altissime e poi caduto in precipizi senza fondo, solo per uscire in mare. Ho raccolto dati su moltissime forme di vita che popolano questo territorio. Ho conosciuto persone straordinarie, mangiato e bevuto nei posti più impensabili. Ho nuotato nelle acque lente del Po per molte estati....
Canale Mussolini di Antonio Pennacchi
Canale Mussolini di Antonio Pennacchi
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
I fiori dell'elicriso. Una storia semplice di Cesare Stella
I fiori dell'elicriso. Una storia semplice di Cesare Stella
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
Luigi Salvini
Luigi Salvini
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
Scano Boa
Scano Boa
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
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