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La disinfestazione delle zanzare richiede anche la collaborazione dei cittadini

( 04 Giugno 2010 )

L’Ente Regionale Veneto Delta del Po ha finanziato per l’importo di €. 10.000 su richiesta della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 19 di Adria l’acquisto di un quantitativo di compresse per la disinfestazione antilarvale da zanzare nelle aree private da distribuire ai cittadini.

L’obbiettivo di affiancare alla disinfestazione larvicida in atto nelle aree pubbliche dei Comuni del Parco e del territorio dell’ Ulss 19 analogo intervento nelle aree private a cura dei cittadini.

A livello locale, con il coordinamento del Dipartimento di Prevenzione, sono in corso le attività di disinfestazione da zanzare nelle ore pubbliche dei Comuni che le hanno richieste e finanziate. L’estensione ormai ubiquitaria dell’aedes albopictus, meglio nota come zanzara tigre, che ha esteso i fastidi anche nelle ore diurne e recenti infezioni trasmesse dalle punture di zanzara comparse a livello locale o in aree limitrofe,inducono a consigliare l’adozione anche da parte-dei privati cittadini di comportamenti semplici ed efficaci nel ridurre il numero di punture.

In sostanza l’efficacia degli interventi in essere nelle aree pubbliche si concretizzeranno con riduzione di fastidi e dei rischi, soprattutto nelle ore diurne quando la zanzara maggiormente responsabile è la zanzara tigre, considerate le sue caratteristiche biologiche che ne prevedono la riproduzione in piccole raccolte d’acqua e non in fossati, fiumi o laghi, come avviene per le altre zanzare , è indispensabile la collaborazione della popolazione alla quale si chiede:

  • un’adeguata cura e manutenzione dei piazzali industriali o /e commerciali e delle aree cortilive per impedire il persistere di piccoli ristagni d’acqua anche nelle aree private, avendo cura di non abbandonare oggetti ove possa raccogliersi acqua piovana o di svuotarli almeno una volta alla settimana: sottovasi ed abbeveratoi per animali domestici, bottiglie, vasi di vetro, cavi d’albero, giocatoli abbandonati, masserizie varie, grondaie che non scaricano correttamente, copertoni abbandonati e caditoie rappresentano luoghi ideali per la riproduzione di questo insetto; le medesime attenzioni devono essere osservate nei cimiteri svuotando i vasi o, quando si ritenga di non poterlo fare, immergendovi una lamina di rame da mantenere sempre lucida abradendone la superficie con cartavetrata, sabbia, pietra scabrosa, ecc…, i vasi che contengono fiori secchi vanno riempiti con sabbia fino al bordo superiore.
  • il trattamento delle caditoie presenti nelle aree private secondo i tempi e le modalità più avanti precisati attraverso prodotti antilarvali acquistati con un finanziamento dell’Ente Parco ed in distribuzione gratuita presso i Comuni in quantità proporzionata al numero delle caditoie.
Con gli interventi di cui sopra, correttamente condotti, è possibile contenere in buona misura la specifica infestazione dei centri abitati, riducendo per il singolo cittadino la probabilità di essere punto durante le ore diurne. Gli stessi interventi inoltre consentono di ridurre anche il livello di infestazione degli altri tipi di zanzare, se pur in misura diversa e dipendente dalle caratteristiche del territorio (vicinanza di risaie e corsi d’acqua).
La disinfestazione delle zanzare richiede anche la collaborazione dei cittadini
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