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Itinerario paesaggistico e faunistico
Collocato all’estremità meridionale della penisola di Caleri, che separa il mare dalla laguna di Caleri, il Giardino, che si estende su una superficie di 44 ettari, è caratterizzato dalla presenza di una notevole varietà di habitat, dalla laguna alle dune fino alla spiaggia. La flora è molto ricca di specie, tra cui spiccano alcuni rari endemismi, quali il fiordaliso di Tommasini e la Salicornia veneta. Questi ambienti poco disturbati sono frequentati da numerosi animali: tra gli uccelli si possono ricordare l’elusivo succiacapre e il coloratissimo gruccione, tra gli anfibi il rarissimo pelobate fosco, di cui il Giardino ospita l’unica popolazione veneta, tra i rettili non va dimenticata la testuggine palustre.
Dal parcheggio dopo un breve sentiero sulla nostra sinistra si arriva al Centro visite, ci inoltriamo subito nel primo sentiero, L’ombra del bosco, dominato dal pino marittimo, offre un piacevole ristoro, soprattutto nella stagione estiva. Nel sottobosco sono presenti numerosi arbusti, tra cui il rovo e l’asparago. Girando a sinistra al primo incrocio, una passerella sopraelevata consente di costeggiare una pozza d’acqua, che ospita numerose specie di anfibi, uccelli e rettili. Procedendo silenziosamente è facile riuscire a osservare la testuggine palustre, magari ferma al sole sul tronco di un albero. Proseguendo per il sentiero è possibile apprezzare le aree boscate più mature, dove la presenza del leccio nel sottobosco, talora con nuclei ben sviluppati, consente di intuire quale sarà la futura evoluzione della pineta. La seconda parte del sentiero attraversa gli ambienti più rari e importanti dal punto di vista naturalistico del Giardino Botanico: le dune, con i loro peculiari ecosistemi, dalla battigia fino alle dune stabili più interne. Il percorso inizia nella pineta, ma ben presto una panoramica passerella in legno conduce il visitatore ad affacciarsi sulla macchia. In un unico colpo d’occhio è possibile cogliere il graduale passaggio dalla macchia al mare, con i relativi cambiamenti di colore dal verde scuro del ginepro al verde argenteo dei cespi dell’ammofila fino al bianco della nuda sabbia della battigia. Una comoda strada sterrata conduce alla lunga passerella sopraelevata che offre uno scorcio unico della vegetazione tipica delle acque salmastre.
L’osservatorio consente di fermarsi ad osservare i numerosi uccelli che trovano nell’ambiente lagunare il proprio habitat. Uscendo dalla passerella, il graduale innalzamento del livello del terreno, è testimoniato dalla presenza di alcuni ginepri. Una volta tornati sulla strada, un ponticello consente di scavalcare il canale di uscita della barena (ghebo), permettendo di effettuare un giro completo attorno alla barena. Alla fine del percorso il visitatore può velocemente raggiungere il punto di partenza o deviando a sinistra, il posteggio di entrata, senza più bisogno di rientrare al Centro Visite.